Vi sarà capitato, specialmente negli ultimi anni, di sentir parlare con maggior frequenza della mesoterapia, una forma di trattamento estetico. Di cosa si tratta e come funziona.
La procedura, nel suo complesso, viene eseguita sullo strato intermedio della pelle utilizzando un ago come metodo simile all’agopuntura. Il processo di iniezione di aminoacidi, minerali, enzimi e vitamine nello strato intermedio della pelle con l’aiuto di aghi, a volte da soli o a volte mescolati tra loro, è chiamato mesoterapia. Scopriamo nel corso dell’approfondimento di oggi, insieme al Dottor Salvatore Scandura, medico estetico e chirurgo plastico di MediClinic, tutte le informazioni utili sulla mesoterapia enzimatica.
La mesoterapia enzimatica
La mesoterapia enzimatica sta diventando sempre più popolare, grazie alla possibilità di utilizzare enzimi ricombinanti per trattare diverse patologie fibrotiche cutanee, quali la lassità cutanea e l’accumulo di grasso.
La funzione degli enzimi
In molti di voi sapranno già che gli enzimi sono proteine che catalizzano specifiche reazioni metaboliche, trasformando specifici substrati in prodotti. Grazie allo sviluppo tecnologico della biotecnologia, è stato possibile sintetizzare enzimi in organismi in cui non si trovano naturalmente, dove le proteine sono note come proteine ricombinanti. I principali vantaggi degli enzimi prodotti dai batteri? Possono essere ottenuti rapidamente in grandi quantità e con la massima purezza. Questi enzimi ricombinanti sono progettati per essere meno immunogenici, riducendo al minimo il rischio di effetti collaterali come reazioni allergiche. Nello specifico, nella mesoterapia enzimatica, vengono impiegati tre enzimi ricombinanti: lipasi, collagenasi e liasi. Questo articolo presenta i principali vantaggi dell’applicazione di questi tre enzimi insieme quando si tratta di rimodellare lo strato dermico e anche il tessuto sottocutaneo.
La funzione della lipasi
La lipasi viene impiegata nella mesoterapia enzimatica grazie alla capacità di ridurre il volume degli adipociti, abbattendo quei trigliceridi che si accumulano all’interno di queste cellule adipose. Questo enzima risulta essere estremamente utile quando si tratta di ridurre il grasso nelle terapie lipolitiche. La lipasi umana è regolata da ormoni come le catecolamine o l’insulina e il suo effetto dipenderà da questi ormoni. Tuttavia, la lipasi ricombinante proviene da origine batterica, quindi non è sensibile alla regolazione ormonale, il che la rende molto efficace in qualsiasi momento. Questo è l’enzima più importante quando il paziente, rivolgendosi a uno dei centri Mediclinic, ha il desiderio di rimodellare il tessuto sottocutaneo nel terzo inferiore del viso o quando dobbiamo ridurre il doppio mento e il grasso localizzato nel corpo.
Il compito della collagenasi
La collagenasi, nella mesoterapia enzimatica, degrada le fibre di collagene deformate e disorganizzate che troviamo nel derma dei tessuti fibrotici e cicatriziali. Questo enzima ha un ruolo cruciale nel trattamento di diversi tipi di cicatrici (cicatrici da acne, ipertrofiche, atrofiche, cheloidi, ecc.), smagliature e anche il setto fibrotico nella cellulite, dove abbiamo bisogno di rimodellare la matrice di collagene. La collagenasi ha un ruolo importante anche nella flaccidità e nei trattamenti anti-età. Nei tessuti invecchiati, questo enzima promuove l’attivazione e la proliferazione delle cellule dei fibroblasti, che sintetizzeranno fibre di collagene nuove, più spesse e più forti, che saranno in grado di fornire impalcature strutturali, recuperando compattezza ed elasticità alla pelle del paziente.
Le proprietà della liasi
La liasi degrada i polisaccaridi extracellulari, responsabili della ritenzione idrica nella matrice extracellulare. La liasi rilascia il liquido intrappolato che si accumula nei tessuti, rompendo queste molecole. Ecco il motivo per cui questo enzima fornisce la soluzione per ridurre l’edema e il gonfiore in diverse patologie, come ad esempio la cellulite. Inoltre, riducendo la ritenzione di liquidi, questo enzima facilita anche la diffusione degli altri enzimi attraverso la matrice extracellulare, aiutandoli a raggiungere il loro sito di azione.