I due anni di pandemia hanno sottoposto le persone a molte sfide professionali e personali, eppure la richiesta di interventi estetici per il seno, in modo particolare di mastoplastica additiva, non è mai stata così elevata.
Vi state chiedendo se la pandemia abbia avuto un’influenza sul mondo della chirurgia plastica e dell’estetica del seno? Nell’approfondimento di oggi esamineremo, insieme al Dottor Salvatore Scandura, medico estetico e chirurgo plastico, tutte le informazioni utili sulla mastoplastica additiva.
L’impatto della pandemia sulla chirurgia plastica
Le ultime statistiche mostrano come il 2021 sia stato un anno in cui gli interventi di estetica del seno e di mastoplastica additiva siano aumentati di circa il 25% rispetto all’anno precedente.
Non solo. Risulta possibile anche vedere come ci sia stata una modifica nella tradizionale ‘stagionalità’ delle procedure di chirurgia estetica (con un tradizionale picco prima delle vacanze estive e verso le vacanze invernali). Sembra che nel 2021 il ‘picco’ abbia seguito le fluttuazioni della pandemia, con una diminuzione nel periodo estivo, quando i bassi livelli della diffusione del virus hanno consentito vacanze e viaggi in famiglia.
L’inizio della pandemia è stato più impegnativo, con una diminuzione complessiva del 10% delle procedure di chirurgia plastica estetica e la chiusura temporanea degli studi e ambulatori professionali di oltre il 75% dei chirurghi a livello globale. La “tacca” di diminuzione è stata particolarmente significativa nella prima metà del 2020 con il blocco sperimentato durante quel periodo in molte regioni del mondo.
Mastoplastica additiva: i dati
Nonostante lo stop momentaneo, la mastoplastica additiva è rimasta la procedura chirurgica più comune al mondo nel 2020, per un totale del 16% di tutte le procedure di chirurgia plastica. L’84% delle procedure di aumento del seno sono con protesi al silicone e il 90% delle pazienti di mastoplastica additiva sono donne di età compresa tra 20 e 50 anni.
Quali sono gli scenari previsti per il 2022
Il 2022 potrebbe essere imprevedibile quanto lo è stata la pandemia. Tuttavia, diverse tendenze che si prevede rimarranno con noi nei prossimi anni, potrebbero avere un impatto ancora più duraturo nel campo della chirurgia plastica:
- La diffusione dello smart working, che consente alle pazienti di programmare brevi tempi a casa e di sottoporsi a procedure che possono richiedere tempi di ridotta attività, può avere un impatto sulla tradizionale “stagionalità” delle procedure di chirurgia plastica.
- La tradizionale stagionalità della chirurgia plastica potrebbe essere ulteriormente alterata dalle persone che scelgono di optare per le procedure a seconda del momento in cui la pandemia è al minimo.
- Le sfide della catena di approvvigionamento globale, insieme alla domanda record di protesi mammarie, possono avere un impatto sul campo dell’estetica del seno e in alcuni casi possono persino causare ritardi nella pianificazione delle procedure.
- Considerazioni economiche a lungo termine che devono ancora essere rivelate possono avere un impatto sui fondi disponibili per la chirurgia plastica elettiva.